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DISLESSIA KO podcast - 8 Una riga alla volta

Restare sul punto per leggere con concentrazione e continuità

Oggi, in questo ottavo episodio di DislessiaKO, ti parlerò di un aspetto considerato secondario e recuperabile nel tempo, ma determinante per la qualità della lettura: la capacità di mantenere il rigo e restare concentrati sul punto giusto.
Un gesto che può sembrare banale – leggere una riga per volta senza perdersi – diventa, per molte bambine e bambini, una sfida quotidiana. Non è questione di svogliatezza o disattenzione, ma di strategie visive, corporee e cognitive che vanno allenate, comprese, potenziate.

Potrai ascoltare la puntata qui o sulla tua app di ascolto preferita (Podbean, Spotify, Apple Music, Youtube, Amazon Musica Audible), cercare "Pedagogia Flessibile" sulla tua piattaforma di ascolto oppure leggere l'articolo per ritrovare idee, strumenti e riflessioni da mettere subito in pratica.

Quali sono i significati nascosti nel non riuscire a mantenere il segno?
“Non riesce a tenere il segno.”
“Salta da una riga all’altra.”
“Legge parole che non ci sono.” 

Queste frasi, che sento spesso da genitori e insegnanti, ci raccontano di bambini che, durante la lettura, smarriscono il percorso visivo sul testo.

Ma cosa succede davvero?

Il passaggio da una riga all’altra richiede:

  • orientamento visivo preciso;
  • percezione spaziale fine;
  • inibizione dei distrattori visivi e mentali;
  • consapevolezza posturale e tonica.

Chi ha difficoltà in una o più di queste funzioni, rischia di "saltare" righe, rileggere senza accorgersene, perdersi nel testo.

Come funziona il passaggio da una riga all’altra

La lettura avviene in sequenza, ma non solo nella mente.
Anche lo sguardo si muove con una coreografia precisa:

  • scorre da sinistra a destra;
  • si arresta su alcune parole; 
  • salta alla riga successiva con un movimento detto "saccadico". 

Le saccadi accompagnano sempre la nostra visione, ma essendoci parecchia distanza tra la fine di una riga e l’inizio della successiva, se il salto è impreciso e gli occhi non atterrano nella zona corretta, la lettura si interrompe, la comprensione si riduce e il bambino si demoralizza.

Come diceva Henri Wallon: “La conoscenza passa per il corpo. L’intelligenza si costruisce attraverso l’azione.”
E leggere è azione, anche se restiamo seduti.

Strumenti temporanei per non perdere il rigo

Uno strumento semplice come un righello può diventare un alleato temporaneo straordinario: usato come guida visiva, posizionato sotto la riga da leggere, oppure sopra, per oscurare ciò che verrà dopo.

Ma non è l’unico. Si possono usare anche: delle finestre di lettura (ritagli su cartoncino), dei segnalibri trasparenti colorati, o delle copertine piegate come se fossero dei “tunnel visivi”.

Sono tutti modi per ridurre lo sforzo visivo e dedicare molta più capacità di concentrazione alla comprensione.

Attenzione: ho detto che sono strumenti molto utili ma temporanei, perché l’obiettivo deve sempre essere rendere autonomi con le proprie risorse. Quindi, come un paio di stampelle può aiutarmi a spostarmi per un periodo mentre la situazione generale si sistema, anche per i vari elementi che permettono la lettura, dopo un primo periodo di assestamento in cui si riprende fiducia e si migliorano le abilità mancanti o carenti o si individuano abilità integrative o alternative, si potrà tornare a un percorso di crescita normale, cioè letteralmente "nella norma". 

Strategie per allenare la continuità e mantenere il punto

Restare sul rigo significa anche restare in argomento e restare in attenzione, mentale ma anche fisico-motoria.

Leggere senza perdere il filo richiede ad esempio:

  • un buon equilibrio tonico posturale;
  • capacità di attenzione selettiva;
  • una memoria di lavoro attiva e disponibile.

Per questo, oltre agli strumenti visivi, servono attività che sviluppino tra le altre:

  • coordinazione occhio-mano;
  • orientamento spaziale;
  • concentrazione sostenuta.

E come sempre, nel metodo DislessiaKO non parliamo solo di tecniche, ma di esperienze corporee e relazionali che rendono l'apprendimento stabile e integrato.

Per adesso, ecco tre attività per migliorare il mantenimento del focus: Riga in evidenza, Lettura a deux e Salti controllati

Riga in evidenza
Usa una striscia di cartoncino con una finestra trasparente al centro.
Fai leggere il testo tenendo visibile solo la riga corrente. 
Obiettivo: favorire la focalizzazione e ridurre le distrazioni.

Lettura a deux
Leggi a turno una riga per volta insieme a un bambino. 
Obiettivo: mantenere il ritmo, il punto, e rendere la lettura più dialogica e piacevole.

Salti controllati
Scrivi una poesia su righe alternate (una piena, una vuota).
Chiedi di leggere solo le righe con testo, saltando quelle vuote.
Obiettivo: allenare la precisione nei salti visivi da una riga all’altra.

Cosa possiamo osservare per verificare se qualcosa non funziona come dovrebbe?

Ad esempio possiamo notare
- se il bambino si stanca subito,
- ha bisogno di seguire con il dito,
- legge bene solo a voce alta,
- confonde righe o salta interi blocchi. 

In questi casi, può essere utile rivolgersi a uno psicomotricista funzionale per una valutazione e un programma personalizzato, che andando a lavorare sulle cause e non sui sintomi, in poche sedute potrebbe ripristinare un percorso di crescita armonioso e sereno.

Possiamo concludere ricordando che leggere è il frutto di diverse componenti

E’ un insieme di attività che coinvolgono corpo, mente, spazio e relazione.

Allenare a non perdere il rigo significa rendere la lettura più stabile, accessibile e sicura.
Quando i bambini imparano a orientarsi nel testo, leggono meglio, ma soprattutto si sentono più capaci. E la fiducia in se stessi e la costruzione progressiva di una buona autostima, come sappiamo, sono il primo carburante dell’apprendimento.

Se vuoi approfondire questi temi dal punto di vista sia teorico sia pratico, su www.dislessiako.it trovi: materiali scaricabili gratuiti, esercizi visivi progressivi, percorsi personalizzabili, e il programma completo Leggiochiamo.
E se pensi che questo argomento possa aiutare qualcuno potrai ascoltare la puntata qui o sulla tua app di ascolto preferita (Podbean, Spotify, Apple Music, Youtube, Amazon Musica Audible), cercare "Pedagogia Flessibile" sulla tua piattaforma di ascolto oppure leggere l'articolo per ritrovare idee, strumenti e riflessioni da mettere subito in pratica.
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